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Qualche Parola Riguardo Eventi in Italia Durante la Grande Guerra

Nato e cresciuto nella diaspora italiana figlio da emigrati italiani, l'autore scrive dagli Stati Uniti d'America. Da bambino in riunione di famiglia ed amici, fu esposto a parole in merito la Grande Guerra. Sentiva parlare" Pasubio, Cadorna, Capello, Giardino" ecc. Erano uomini, parenti ed amici di famiglia che parlavano “della guerra.” Ascoltando queste parole era un ragazzo di otto anni seduto su uno sgabello in un angolo. Abitavano in America e furono richiamati in Italia in numero di oltre 240,000 non per amore Patria ma dovuto al fatto che furono chiesti da loro famiglie residente in Italia altrimenti fu fissato sulla loro casa un cartello dichiarando “la famiglia di un disertore abita in questa casa.” Essendo analfabeta, non capivano cosa fosse l'Italia. Un giorno uno di loro chiese al ragazzo se andava a scuola ricevendo la risposta, “si faccio la terza.” Subito gli uomini lo guardavano con rispetto , facendogli tante domande di religione, la politica, e la legge alla quale non poteva rispondere. Quando andarono via chiese al suo padre (che aveva fatto appena la prima in Italia), come mai avevano così tante domande per lui, ricevendo la risposta, “sono impressionati che hai fatto 3 anni di scuola perché loro sono analfabeta.” Aveva imparato quest'ultima parola durante il servizio militare nella 1286ma compagnia mitragliere arrivando al grado di sergente maggiore. Il povero ragazzo non sapeva cosa voleva dire quella parola. Cosi fu introdotto nella Grande Guerra che dovevo studiare per oltre mezzo secolo visitando archivi a Londra, Roma e Vienna, ed in frequente corrispondenza con archivi a Parigi e Berlino. Le copie dei documenti accumulati sono in una pila in una stanza della mia casa dal pavimento al soffitto (oltre tre metri). Cresciuto in un rione italiano , l'inglese era la mia seconda lingua, il dialetto siciliano la prima. Attraverso gli anni sono stato sempre impressionato da gente analfabeti che rispettavano coloro che potevano interpretare le battuti su giornali e libri. Inoltre avevo studiato il francese per 4 anni nel high school (simile liceo italiano). Questo lavoro discute l'analfabetismo massiccio nell'Esercito dell'epoca, una tema ignorata da autori italiani. Poi tutto questo e' riccamente illustrato con informazione da fonti esteri. Dr. Gaetano (Guy) Cavallaro, World War I expert, lectures in Sydney Australia

Gli ultimi mesi del 2011 hanno incluso una conferenza a Sydney, l'Istituto Italiano di Cultura in Australia, dove il Dott. Gaetano V. Cavallaro ha tenuto la sua presentazione in italiano. Ha anche tenuto conferenze alla Victoria Army Barracks tenute in inglese, seguite da lezioni a Brisbane e Melbourne, a volte due lezioni in un solo giorno (una vera impresa per qualcuno in età avanzata).


Negli archivi britannici c'era una denuncia che non esisteva un buon racconto in lingua inglese degli eventi sul Fronte italiano. Perciò ho deciso di scriverlo in lingua inglese che ha avuto ottime recensione in USA. Sono stato invitato dal governo italiano a fare conferenze in Italia e in Australia durante la quale sovente fu chiesto di scriverlo in italiano e cosi questo prodotto meglio di quello in inglese. Si descrivono eventi italiani di politica, diplomazia, navali, spionaggio, aeronautiche, militare e sociale durante la Grande Guerra.
Si raccontano episodi d'un ammiraglio italiano sul ponte di un incrociatore britannico al comando di navi alleati in battaglia contro navi austro-tedeschi. Poi si raccontano i fatti di truppe britannici indossando la divisa italiana e truppe tedeschi che indossavano la divisa asburgica. Nel mare vediamo sommergibili che battevano la bandiera di Vienna ma con equipaggi tedeschi che affondavano navi italiani mentre Roma non era in guerra con Berlino. Tutto questo per seguire il primo regolamento della guerra “l'inganno.”
Alla fine del “high school” mi sono iscritto nell'università Gesuita Fordham di New York, ricevendo la laurea di farmacista. Frequentando Fordham, per due anni mi sono iscritto in un corso serale di tedesco nella Columbia University cosi potevo leggere gli archivi tedeschi ed asburgici (di quest'ultimi in lingua tedesca). Dopo la laurea frequentavo Fordham per il Master's Degree in Biologia, ma cambiando idee partivo per Bologna dove mi sono iscritta nel Università presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia. Avendo conseguito la laurea (1962), seguito da sette anni di specializzazione dopo la quale ho aperto lo studio di gastroentero-logo, esercitando la mia professione per quasi 30 anni.

Dr. Gaetano (Guy) Cavallaro, World War I expert, lectures at Boston University
Il Dott Cavallaro tiene una lezione (anno 2009), alla Boston University sulla tattica della Disfatta di Caporetto nella Grande Guerra e come questa aveva influenzato battaglie combattute nella Seconda Guerra mondiale.

Avendo sempre interesse nella Grande Guerra ho incominciato a visitare gli archivi su notati. Capivo che i capi militare alleati dell'epoca avevano la mente fissa nella potenza di fuoco dell'epoca vittoriana (Regina Victoria, G. Bretagna , anni 1838-1901), mentre loro truppe combattevano contro mitragliatrice, aerei, e bocche di fuoco con tiro rapido, causando perdite enormi. Per l'eventuale comandante degli Alleati, gen. Ferdinand Foch, l'aereo era un giocattolo come era la mitragliatrice per il comandante britannico, gen. Douglas Haig. Sono in pochi gli italiani che conoscono le perdite pesante della Grande Guerra. La nazione di 36 milioni aveva sofferto 500,000 morti in combattimento 1,000,000 feriti e 100,000 morti in campi di prigionia. Ma come poteva la cara Italia vincere la guerra quando la metà dell'esercito in combattimento non parlava la lingua nazionale e mancava tanta attrezzatura, in particolare l'artiglieria? Poi gli ufficiali italiani dell'epoca non avevano alcun interesse per il benessere delle loro truppe. Eppure l'Italia ha vinto. La vittoria fu acquistata con il sangue dei fanti che furono definiti dal gen. Krauss il miglior generale asburgico sul fronte italiano con le seguente parole: "Erano eroi e nessuna nazione ha prodotto niente di meglio loro." Fin oggi il popolo italiano non capisce che la XII battaglia dell'Isonzo (Disfatta-Caporetto), fu causata dal coraggio dei fanti analfabeti che avanzavano senza la protezione del artiglieria con molto meraviglia da osservatori militare inglese , obbligando gli Asburgo a contrattaccare (con aiuto tedesco) nella battaglia chiamata Disfatta. Parlando del ottobre 1917 ci furono due cose maggiore che distrussero gli italiani. Per primo la potenza di fuoco nemico e secondo i Feldwebel tedeschi (sergenti), in posizione di avanguardia ,dove uno sovente per un periodo breve comandava oltre 1,000 uomini autorizzato a manovrare senza chiedere permesso a nessuno. Non volevano dare agli italiani tempo di riorganizzare nuove difese.
Sovente visitando i campi di battaglia delle volte a piedi nella mia gioventù, poi con un autista che non capiva perché scendevo dalla macchina e camminavo. Fu fatto per capire gli sforzi dei fanti di ambedue le parte che con lo zaino addosso dovevano scalare una montagna poi andare in combattimento in verità una grande fatica.

Dr. Gaetano (Guy) Cavallaro, World War I expert, lectures at West Point

Sabato 8 novembre 2008 il Dott. Cavallaro ha tenuto una conferenza illustrando le gravi circostanze vissute durante la prima guerra mondiale dalla trincea terrestre alla trincea marittima. Ha tenuto il suo pubblico incantato rapito all'Accademia militare degli Stati Uniti a West Point, New York. La sua conferenza era intitolata "La prima battaglia navale quadridimensionale al mondo (aviazione navale, radio, sommergibili e navi in superficie)


Il primo volume tratta della storia italiana nel periodo ante* immediata Grande Guerra e le prime XI battaglie dell'Isonzo e le varie eserciti coinvolti sul Fronte italiano sempre con resoconti italiani e quelle nemiche. C'è una prefazione da Prof. William R. Keylor, professore di Storia della Boston University. Suo antenato aveva lasciato la provincia di Milano nel 1848 viaggiando in una nave a vela fino l'istmo di Panama,  attraversandelo poi un'altra nave per la California alla ricerca dell'oro che all'epoca era in abbondanza ma che non ha trovato, invece aveva avuto molto successo negli affari. Discute tutti le trattativi sul palcoscenico diplomatico europeo. Inoltre si trova il testo completo del Patto di Londra (con traduzione), che obbligava l'Italia dichiarare guerra e con l'attesa vittoria, i territori che doveva ricevere. Infine ha un dispiegamento dettagliato delle truppe avversarie nel periodo subito immediato della XIIma battaglia nonchè il testo originale e completo dell'ultimatum in lingua francese (e traduzione in italiano) da Vienna alla Serbia. Ha un indice di oltre 80 pagine.
Il secondo volume tratta in pieno delle varie fase della Disfatta (XII Battaglia) da ambedue i lati della trincea, la nascita del arma aeronautica italiana e la presenza de aerei stranieri sul Fronte italiano. Comprende anche un capitolo lungo criticando in pieno i cinque generali italiani al comando coinvolti nella Disfatta. Inoltre parla degli errori di qualche generale attaccante. Si parla dello "sciopero militare " della fanteria analfabeta che credeva che la guerra fosse finita ed era ora di tornare a casa per aiutare con il raccolto. È interessante raccontare come anafabeta siano stato in grado di navigare per tornare a casa. L'indice dettagliato qui è di circa 150 pagine.
Per chiudere, il terzo volume tratta dalla Battaglia di Vittorio Veneto, lo scioglimento dell'impero asburgico , il Tratto di Versailles ed un bel confronto di due Disfatte militare, quella italiana per l'ottobre 1917 , e quella dell'esercito francese dichiarato “ il miglior esercito del mondo,” nel maggio 1940, ambedue colpiti dall'esercito tedesco. Sembra che ambedue furono messi in scena dallo stesso regista. Nessun autore italiano ha notato questo. In entrambe vediamo disertori, truppe ed ufficiali in fuga, comandi che non capivano la tattica tedesca, e gridi “ siamo stati traditi.” Le descrizione arrivano dalla Relazione Italiana ,racconti all'autore, il racconto francese chiamato Evènements, (anno 1940), ed altri fonti nella letteratura militare francese. Il Quartier Général del Esercito francese pensava che sapeva tutto necessario della tattica della guerra nonostante le prediche del col. Charles DeGaulle che diceva “il motore a benzina ha rivoluzionato la tattica della guerra.” Eventualmente questo divenne Presidente della Francia. In quella posizione insistette per pagare una parte della bolletta della luce e del gas che sua famiglia aveva utilizzato nel palazzo presidenziale. Un politico raro ed onesto! Manca nei conti del conflitto il fatto che in numero di 350,000 italiani maggiormente analfabeti, provenienti da fuori della Patria sono ritornati a combattere e morire per l'Italia. Venivano dall'Australia, Africa e dalle americhe. Bisogna far capire che la maggior parte dei fanti erano analfabeti e non parlavano né comprendevano bene la lingua italiana. Parlavano il dialetto del loro paese. E' un distintivo d'onore che abbiano sconfitto un nemico potentissimo. Questo lavoro parla tanto dell'analfabetismo all'epoca in Italia. Inoltre arrivarono militari francesi britannici ed un reggimento americano. In alto si vedi la fotografia di un mitragliere britannico. Il conflitto era su scala mondiale ed altrui si chiama La Prima Guerra Mondiale. Bisogna capire questo non leggendo con paraocchi di eventi solo in Italia. In pochi si rendono conto che eventi in Gran Bretagna e battaglie navali nell'Oceano Pacifico aveva avuto un impatto sulla disponibilita' di prodotti chimici (dal Cile), utilizzati nella manifattura di proiettili per le bocche di artiglieria. Nessun autore italiano riconosce che fu uno straniero Lloyd George a salvare l'Italia. Dr. Gaetano (Guy) Cavallaro, World War I expert, lectures in Rome Italy

Il Dott. Cavallaro tiene una conferenza sulla guerra sul fronte italiano nel giugno 2012 a un pubblico molto gentile solo in piedi presso il Centro Conferenze di gala al 355 Palazzo Ferrajoli che si trova nella maestosa Piazza Colonna a Roma.


Raramente si trova nei racconti del conflitto la storia dei volontari senza sangue italiano arrivando per aiutare lo sforzo bellico italiano. Tra di questi da notare era il diciottenne Ernest Hemingway (USA), che guidava un'ambulanza. Con questa esperienza scrisse un romanzo "Farewell to Arms" (Addio alle Armi), descrivendo eventi della Grande Guerra in Italia. Per questo ha ricevuto il Premio Nobel (valore anno 2022, un milione di Euro, e la Fondazione Nobel pagando le tasse). Un altro di futura fama ma militare era Hugh Dalton, futuro Chancellor of the Exchequer britannico ( Cancelliere del Tesoro).

La fanteria motorizzata (circa 40 km/ora) ed i carri armati avevano una velocità mai vista. Nella Grande Guerra i fanti con zaino di circa 30 kg. camminavano ad una passo di circa 5 km./ora. Questa era la velocità che i generali francesi avevano in mente. Invece i tedeschi completamente motorizzati hanno attaccato in modo di sichelschnitt (taglio di falce), aggirando la linea Maginot, distruggendo l'Esercito francese. Sappiamo che imparando tattica ed armi di guerra non esiste un punto finale. Oggi siamo arrivati ai drone.
Sono pochi gli italiani che capiscono lo sforzo italiano sul palcoscenico globale del conflitto. Sul Fronte francese, iniziando la Battaglia della Marna, contrattaccando i tedeschi in avanzata rapida era il generale italo-francesi, Joseph Gallieni, Governatore militare della città di Parigi che aveva rifiutato il comando dell'Esercito francese. Costrinse l'avanzata tedesca a fermarsi. Inoltre ci fu l'italo francese il Premier René Viviani.

Durante le mie anni di ricerche intervistando superstiti dalla Disfatta ed ufficiali di alto grado, ho ricevuto l'impressione che pensavano che scriveva per offendere l'Esercito italiano. Per togliere queste paure, raccontando fatti con coraggio,ho inserito nell'indice ed il testo, una pagina in ogni volume col tema “Lode.” Inoltre ho inserito le parole lode del Feldmarschall Rommel descrivendo la fanteria italiana in Nord Africa nel 1942 (Sec. Guerra mondiale). Il lettore deve capire che in ogni battaglia ci sono ufficiali che sbagliano e sono licenziati come successo nel Esercito italiano nella Grande Guerra ed nella Seconda Guerra mondiale nel Esercito americano in Africa nel 1942.

Il lettore è chiesto di riferire all'indice molto dettagliato riguardo reparti in combattimento nelle varie numerati battaglie sull'Isonzo.

Dopo molti anni di ricerche e conferenze di storia sono riconosciuto come esperto negli eventi della Grande Guerra. Sovente se uno manda una proposta al Governo Statunitense per aver fondi per un documentario televisivo, questa arriva sulla mia scrivania per essere approvato. Devo aggiungere che vengo pagato subito. Sono stato presidente della sezione nord-est della World War One Association con seminar dappertutto degli Stati Uniti compreso l'accademia militare di West Point con la facoltà dell'accademia partecipando nel mio seminar. Inoltre sono stato invitato dallo Stato Italiano a fare conferenze in Italia ed in Australia sovente due al giorno. Per condividere le mie ricerche adesso ho scritto questi volumi in italiano. Quando scritti in inglese, ricevevo spesso un biglietto di ringraziamento da qualcuno che stava cercando di vedere cosa aveva vissuto il reparto dei suoi antenati , che era scritto nei miei volumi ed era facilmente accessibile. Per mettere fine a queste parole vorrei citare l'orazione del Primo Ministro Vittorio Emanuele Orlando il 15 dicembre 1918: L'Italia oggi è una grande nazione non per virtù di una concessione diplomatica ma perché essa ha rivelata una capacità d'azione.

Nessun autore italiano ha affermato che il motivo dell'assalto austro-tedesco dell'ottobre 1917 fosse dovuto all'incessante e coraggiosa avanzata della fanteria italiana, maggiormente analfabeta. La spiegazione si trovera' in queste pagine che arrivano dall'estero. Desidero infine ringraziare mia figlia, Maria Grazia che mi ha aiutato ad iniziare questo lungo percorso di ricerca.




"Ho apprezzato molto la sua trilogia;
Il secondo volume è indispensabile per comprendere
Caporetto e le sue immediate conseguenze.
Sono rimasto particolarmente colpito dalla sua analisi
della cattura del Matajur."



Dennis Showalter, Professore di Storia, Colorado College.
Autore del articolo sulla copertina della rivista Military History,
marzo 2011, che fa riferimento alla trilogia del Dott. Cavallaro

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"La Storia di come questi tre magnifici volumi siano nati dal suo ascolto
da bambino delle storie dei veterani che dopo la guerra sono finiti
qui negli Stati Uniti mi ha fatto una impressione forte.
Quegli anziani non potevano sapere che le loro
parole pronunciate avrebbero portato a una storia cosi
ricca e ampia dell'intero evento tanti decenni dopo."



John Ahern, Professore, Vassar College


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"La Storia di come questi tre magnifici volumi siano nati dal suo ascolto
da bambino delle storie dei veterani che dopo la guerra sono finiti
qui negli Stati Uniti mi ha fatto una impressione forte.
Quegli anziani non potevano sapere che le loro
parole pronunciate avrebbero portato a una storia cosi
ricca e ampia dell'intero evento tanti decenni dopo."



Leo Opdycke, redattore WWI Aereo, 1961-2007;
Fondatore e Editore di WWI Aereo il Journal of the Early Airplane
per 46 anni prima di lasciare nel settembre 2007

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"Da leggere insieme ai primi due volumi...
Ti dà un quadro completo dell'Italia e della Grande Guerra (1914-1918)
e ti spiegherà come e perché l'Italia è così
lontano nella Seconda Guerra mondiale. "



"Great Book da 3"
1 maggio 2010

Da Joel M. Norman, “Brooklyn Reader” (Weldon Spring, Missouri)
Questo recensione da: Disaster Ending in Final Victory (brossura)

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"In tutti e tre questi volumi è racchiusa la descrizione e l'analisi più
completa e ben documentata della prima guerra mondiale sul fronte
italiano mai pubblicato in inglese. Attingendo agli archivi di Roma,
Freiburg, Londra e Vienna , l'autore ha creato un meraviglioso
sguardo dettagliato ad un aspetto importante ma spesso trascurato
della Grande Guerra."



Len Shurtleff, Ambasciatore U.S.A. in pensione.
È socio della Great War Society (Società della Grande Guerra)
e Presidente in precedenza della Western Front Association
(Società del Fronte Occidentale).





Clicca per Ingrandire Oggi Ritaglio del Dott. Cavallaro

La pubblicazione italiana Oggi ha presentato il dottor Cavallaro in un articolo del 2011 sulla preoccupazione della sua vita per la prima guerra mondiale. Ispirato da suo padre che è stato arruolato per combattere nell'esercito italiano, il dottor Cavallaro ha scritto tre enormi volumi sull'argomento e continua a tenere conferenze ampiamente in tutto il mondo per condividere le sue conoscenze.

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Sopra il ritaglio di Oggi






Copertina Rigida: ISBN 979-8-9861268-0-7
Copertina Morbida: ISBN 979-8-9861268-1-4
E-Libro: ISBN 979-8-9861268-6-9
Copertina Rigida: ISBN 979-8-9861268-2-1
Copertina Morbida: ISBN 979-8-9861268-3-8
E-Libro: ISBN 979-8-9861268-7-6

Copertina Rigida: ISBN 979-8-9861268-4-5
Copertina Morbida: ISBN 969-8-9861268-5-2
E-Libro: ISBN 979-8-9861268-8-3


1 gennaio 2024


Gaetano V. Cavallaro
Oratore • Autore • Conferenziere
info@WorldWarOneHistory.com

* ante - latino – in precedenza


www.worldwaronehistory.com


Il primo volume sarà in edicola per la fine gennaio 2024.






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